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La mia vita è nelle Sue mani

Anche se non sono mai stato a San Sebastián de Garabandal posso dire che la Madonna si è servita degli eventi che si sono verificati lì più di 50 anni fa per toccare il mio cuore ed orientarlo verso il Signore.

Madre, puliscimi

Josué Fernández attribuisce la rottura della dipendenza dal tabacco per il bene della sua famiglia a una grazia della Vergine Maria di Garabandal. Leggendo questa testimonianza possiamo vedere e pensare che così come, per intercessione della Madonna, Dio lo ha purificato dal tabacco, per intercessione di Maria purifichi pure noi da tante cose che ci fanno male e ci sporcano, se Glielo chiediamo con semplicità e fede.

Sono stata guarita dalla mia mancanza di fede

Quando ho visto il film Garabandal, solo Dio lo sa, ho provato un'enorme sensazione di gioia dentro di me. Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo. Quel giorno me ne sono andata con la curiosità di saperne sempre di più, perché ho capito che è impossibile racchiudere in sole due ore tutto quello che è accaduto lì in quattro anni e fino ad oggi, anche se è vero che il film trasmette il messaggio principale: ti fa entusiasmare per la conversione, per seguire la strada giusta per cambiare, per fare ammenda dei tuoi errori e rispettare la volontà di Dio, nostro Padre.

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Un parroco di Leon, Don Manuel Antón, arrivò a Garabandal nel luglio del 1961 con altri due sacerdoti. Ecco uno dei suoi tanti ricordi.

«Alle sei di sera tutte e quattro avevamo già sentito due chiamate. In quel momento un sacerdote ci diede un pacchetto di caramelle che aveva portato per noi. Si chiama don Alfonso Cobiàn; le aveva proprio portate per noi quattro, ma quando ce le stavamo dividendo sentimmo la terza chiamata. Abbiamo lasciato le caramelle sulla strada...

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Una notte Conchita aveva già ricevuto due chiamate, per cui l’estasi della bambina era da aspettarsi da un momento all'altro. Aniceta non la lasciava mai sola in queste circostanze, soprattutto di notte.

Garabandal non è stato condannato dalla Chiesa

Il 19 settembre 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha emesso una «Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorje» che, pur non essendo una dichiarazione del carattere soprannaturale degli eventi, autorizza il culto pubblico nella parrocchia-santuario della Regina della Pace.

Preparare il cuore per una settimana di grazia

Il periodo della Quaresima sta passando e forse alcuni di voi si stanno chiedendo se ne stanno approfittando al meglio. È bene valutare di tanto in tanto come sta andando il nostro cammino quaresimale, se siamo fedeli ai propositi presi all'inizio, ma è importante che questo non ci porti a concentrarci o a ripiegarci su noi stessi.

 

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Vieni per mezzo di Lei 

Cari amici, mancano pochi giorni alla Pentecoste: ci stiamo preparando davvero? Come per molte celebrazioni dell'anno liturgico può capitare di non approfittarne appieno a causa degli impegni, della quotidianità o semplicemente perché non approfondiamo abbastanza il loro significato e non diamo loro l'importanza che meritano.

50 giorni dopo

La solennità di Pentecoste si celebra 50 giorni dopo la Pasqua. È una festa in cui si commemora il dono dello Spirito Santo. Tutti abbiamo ascoltato il racconto della venuta dello Spirito Santo sul collegio apostolico e sulla Beata Vergine negli Atti degli Apostoli, cap. 2, v. 1-25. Osserviamo il rinnovamento che lo Spirito Santo operò nei cuori di quegli uomini. Prima erano impauriti, ma poi uscirono a proclamare il Vangelo, la buona novella e lo Spirito Santo operò in loro. Da quel momento la Chiesa iniziò la sua missione evangelizzatrice, e tale fu la forza che Dio diede loro che molti di loro arrivarono a dare la vita per proclamare la fede in Gesù Cristo.

Una promessa mantenuta

Nel discorso dell'Ultima Cena Gesù aveva promesso che avrebbe mandato lo Spirito che ci avrebbe guidato alla verità, il Paraclito, il Consolatore. Gesù è fedele alle Sue promesse. Lo ha mandato e continua a mandarLo. “Paraclito” deriva dalla parola greca “parakletos” che significa “colui che viene invocato”. Quando invochiamo lo Spirito Santo, Egli viene come avvocato, mediatore, difensore e consolatore.

Viene con i suoi doni

Lo Spirito Santo ci spinge, ci aiuta e ci dirige con doni speciali che chiamiamo “doni dello Spirito Santo”. Questi doni sono 7: intelletto, scienza, sapienza, consiglio, pietà, fortezza, timor di Dio.

Intelletto - Questo dono ci permette di scoprire chiaramente la fede e ci dà una comprensione più profonda dei misteri rivelati.

Scienza - Ci fa percepire e comprendere chiaramente che tutta la creazione viene da Dio e dipende da Lui. Ci fa scoprire il rapporto tra le creature e il loro Creatore e la misura in cui esse servono alla nostra salvezza. Con questo dono impariamo a vedere le cose attraverso Dio.

Sapienza - È il dono di comprendere ciò che è bene e ciò che è male secondo il progetto di Dio: rafforza la carità e ci prepara ad una visione piena di Dio.

Consiglio - Ci permette di discernere le vie e le opzioni, di ascoltare e sapere cosa fare.

Pietà - È il dono che ci rende sempre aperti alla volontà di Dio, cercando di agire sempre secondo l’esempio di Gesù.

Fortezza - Questo dono ci rende coraggiosi di fronte alle difficoltà quotidiane della vita cristiana. Rende la nostra fede forte, fino all’eroismo. È il dono che ha spinto i martiri a dare il loro sangue per proclamare la verità della fede in Gesù Cristo.

Timor di Dio - Ci mantiene nel giusto rispetto di fronte a Dio, sottomettendoci alla Sua volontà e allontanandoci da tutto ciò che non Gli è gradito.

Vale certamente la pena di approfondire questo grande dono dello Spirito Santo e di renderci conto che dobbiamo chiederLo, invocarLo con insistenza e supplicarLo attraverso Maria, Colei che è chiamata la Sposa dello Spirito Santo. Egli ha fatto in Lei il Suo capolavoro ed Ella ci insegna ad aprirci alla Sua azione, alla Sua opera, alle Sue ispirazioni e ai Suoi doni.
Vieni, Spirito Santo, vieni attraverso Maria!

 

In cammino verso Gesù 

Il 14 di questo mese inizia uno dei periodi più importanti dell'anno liturgico della Chiesa: la Quaresima. È un tempo di conversione. La parola conversione significa trasformare qualcuno o qualcosa in qualcosa di diverso da quello che era.

Credere nelle promesse di Dio

Stiamo celebrando il tempo di Pasqua, il tempo pasquale. È un tempo caratterizzato dalla gioia, dal trionfo, dalla vittoria della Vita sulla morte. La Domenica di Pasqua abbiamo contemplato la risurrezione di Cristo. In Lui la morte non ha avuto l'ultima parola. Al contrario Egli, che è la vita, ha vinto la morte con la Sua morte in croce, consegnandosi per noi. Noi, che eravamo condannati a morte, abbiamo ritrovato la vita in Lui.

Un nuovo anno

Abbiamo iniziato un nuovo anno. È un'occasione per volgere lo sguardo verso Dio, verso l'eterno. Non c'è modo migliore che mettere tutto nelle mani di Dio. Il fatto che stiamo iniziando un nuovo anno ci fa pensare che il tempo passa e l'eternità si avvicina. È bene guardare all’anno trascorso, a come è stato, a come ho risposto a ciò che Dio mi ha chiesto, e da qui prendere lo spunto per un buon proposito.

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Vivi Garabandal
Mese di maggio

Il 19 aprile 1965 il Beato Paolo VI diede alla Chiesa una Lettera Enciclica dal titolo “MENSE MAIO” con la quale invitava a pregare la Vergine Maria nel mese di maggio.

"All'approssimarsi del mese di maggio, consacrato dalla pietà dei fedeli a Maria Ss.ma, esulta il Nostro animo al pensiero del commovente spettacolo di fede e di amore che, fra poco, sarà offerto in ogni parte della terra in onore della Regina del cielo. È, infatti, il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l'omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia." "Appunto perché il mese di maggio porta questo potente richiamo a più intensa e fiduciosa preghiera, e perché in esso le nostre suppliche trovano più facile accesso al cuore misericordioso della Vergine, fu cara consuetudine dei Nostri Predecessori scegliere questo mese consacrato a Maria, per invitare il popolo cristiano a pubbliche preghiere, ogniqualvolta lo richiedessero i bisogni della Chiesa o qualche minaccioso pericolo incombesse sul mondo. E Noi pure, Venerabili Fratelli, quest'anno sentiamo il bisogno di rivolgere un simile invito a tutto il mondo cattolico. Se consideriamo, infatti, le necessità presenti della Chiesa e le condizioni in cui versa la pace nel mondo, abbiamo seri motivi per credere che l'ora è particolarmente grave, e urge più che mai l'appello ad un coro di preghiere, da rivolgersi a tutto il popolo cristiano."

*Questo lo scrisse Paolo VI nel 1965, e adesso siamo ugualmente o maggiormente bisognosi dell’aiuto divino rispetto ad allora. Accogliamo l’invito che egli fece allora, come se ce lo facesse adesso, e intensifichiamo la nostra preghiera e devozione a Maria Santissima, nostra Madre.

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